Alla luce dell’aumento di vaccinazioni e in vista della stagione turistica, cambiano e diminuiscono i parametri per la valutazione del rischio Covid in Italia. A parlare di un “approccio graduale alle riaperture” è proprio il premier Mario Draghi alla Camera, alle prese con nuove ripartenze da calendarizzare: dal wedding ai parchi tematici, fino al tema di palestre, piscine e i ristoranti al chiuso. E la cabina di regia prevista lunedì prossimo potrebbe decretare lo spostamento del coprifuoco alle 23: “il nostro obiettivo – spiega il presidente del Consiglio – è riaprire al più presto l’Italia al turismo, nostro e straniero”. Su questo fronte, riguardo ai Paesi del G7, in particolare per Usa, Giappone e Canada saranno favoriti gli ingressi senza quarantena in caso di certificazione vaccinale. Anche per l’arrivo di vacanzieri i numeri nel nostro Paese fanno ben sperare, con almeno tre regioni (Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise) che aspirano alla zona bianca – dunque senza la limitazione del coprifuoco – entro la fine di maggio.
Lo scopo è di entrare “un’ottica di superamento definitivo del sistema delle zone” come sottolinea lo stesso presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. I quattro colori però almeno per il momento resteranno, ma saranno vincolati soltanto all’indice di contagio. Sarà stabilito anche un numero minimo di tamponi da effettuare, che sia proporzionale ai quattro livelli di incidenza: in zona rossa, che scatterebbe con oltre 250 casi Covid su 100mila abitanti, andrebbe effettuato un minimo di 500 tamponi. In arancione, tra i 150 e i 249 casi, il minimo è 250 test. In gialla, tra i 50 e 149 casi, se ne effettuano almeno 150. In bianca, fino a 49 a casi, almeno 100. Ma il passaggio in zona rossa avverrebbe anche se il livello di occupazione di area medica ospedaliera e area intensiva arrivasse rispettivamente al 40% e al 30% (oppure, altra ipotesi, 30% e 20%), dunque con il calcolo del cosiddetto ‘Rt ospedaliero’.
Resta fissata per lunedì, intanto, la cabina di regia del Governo, che avrà come tema centrale il coprifuoco ma punterà anche a fissare nuove date, come quelle per la ripresa del mondo del wedding. “Sarà l’occasione per dare maggiori certezze ad un comparto che ha subito danni significativi – riflette Draghi – . Serve un un approccio graduale a seconda dell’andamento epidemiologico”: è per questo che “è fondamentale avere pazienza”.