Draghi: subito al lavoro su accoglienza turisti e riapertura fiere ed eventi

L’Italia più arancione, con almeno cinque regioni che sperano di uscire dalla zona rossa da lunedì prossimo: in testa ci sono Lombardia e Piemonte seguite da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Toscana. In vista del report sul monitoraggio settimanale che sarà diffuso in queste ore, nella migliore delle previsioni l’Italia conta di poter arrivare a misure meno rigide per due terzi del territorio. A restare rosse sarebbero però quasi sicuramente Calabria, Campania, Puglia e Valle d’Aosta a cui rischia di aggiungersi la Sardegna.

Diversi territori però guardano oltre. “E’ un dovere riaprire la seconda metà di aprile, se i dati lo permetteranno”, spiega il segretario della Lega, Matteo Salvini dopo un incontro a Palazzo Chigi con il premier Mario Draghi. E il presidente del Consiglio chiarisce in conferenza stampa che “è normale chiedere aperture: la migliore forma di sostegno all’economia sono le aperture, ne sono consapevole”. L’elemento fondamentale non è soltanto il calo dei contagi. “Ci sarà una direttiva di Figliuolo” sulle vaccinazioni delle persone fragili. E Draghi pensa anche ad “un piano di riapertura delle fiere e degli eventi” per guardare “al futuro delle prossime settimane”. Sul turismo, l’obiettivo è di portare in Italia i turisti americani ed europei che abbiano il passaporto vaccinale: bisogna farlo, spiega, imparando dall’esperienza delle isole greche o della Spagna, senza farsi bloccare da dubbi legittimi come quelli di discriminazione verso i cittadini non vaccinati.

Una data precisa ancora manca, difficile dire se si inizierà ad allentare la morsa da semi-lockdown a fine aprile o dopo il 2 giugno, ma l’obiettivo è quello: dal turismo, alle fiere, bisogna iniziare a programmare. Nel frattempo, annuncia il premier, arriverà una nuova iniezione di aiuti all’economia, con uno scostamento di bilancio e un nuovo decreto Sostegni che varrà più del precedente: oltre 32 miliardi.

“Quelle di Draghi sul turismo sono parole molto chiare: innanzitutto va salvata la stagione estiva che è la cosa più importante ed è questo un punto fondamentale. E poi bisogna fare ripartire anche degli arrivi dall’estero applicando le regole del cosiddetto Green Pass, il lasciapassare europeo dove semplicemente con il tampone si può tornare a circolare. Mi sembrano segnali davvero molto chiari e utili al sistema del turismo”, commenta il ministro Massimo Garavaglia che si è detto molto fiducioso sulla riapertura del nostro Paese nel settore turistico: “Oltre a quello che sappiamo, cioè che in estate le cose con il virus vanno normalmente meglio, abbiamo – dice – il piano vaccinale che sta andando e avrà un’accelerazione nelle prossime settimane e chiaramente sarà quella cosa in più che ci consente gradualmente di riaprire. Nel frattempo con i tamponi e protocolli seri – conclude – si possono pianificare con serietà e sicurezza le aperture dei vari settori del turismo”.

editore:

This website uses cookies.