Dubrovnik, ok al controverso campo da golf

Il referendum non raggiunge il quorum e gli ambientalisti temono per la costa cittadina

Sembra che presto Dubrovnik cambierà volto grazie a un campo da golf. Il no dei cittadini della città croata contro la costruzione della nuova struttura turistico-residenziale sull'altopiano della città non basterà a scongiurarne la realizzazione.
Il referendum dello scorso 28 aprile per valutare l'opportunità del nuovo progetto edilizio non ha raggiunto il quorum del 50%. Alle urne si è recato solo il 31,5% e di questi l'84% si è espresso contro l'investimento sull'altopiano di Srdj (l'area interessata conta 300 ettari di terreno a 415 metri di altezza dove oggi sono presenti solo una funivia che la collega con la fortezza, un ristorante, un negozio di souvenir e il piccolo villaggio di Bosanka, con una trentina di case).
Si concretizza, dunque, la realizzazione del massiccio complesso sportivo-residenziale, il cui cuore è appunto un green progettato dall'ex fuoriclasse australiano Greg Norman, che, da quando ha smesso di competere, si è specializzato nella creazione di nuovi terreni di gara (ad oggi più di 70). Pronti 1,1 miliardi di euro per campi da golf, appunto, ma anche ville, hotel, campi da tennis e club di equitazione, oltre che ristoranti.
Da una parte gli investitori sostengono che il progetto porterà oltre mille posti di lavoro e attirerà ricchi turisti amanti del golf; dall'altra i sostenitori del no, secondo i quali il golf è solo la scusa per un enorme complesso immobiliare che pone rischi ambientali e rischia di compromettere lo scenario mozzafiato della città.

editore:

This website uses cookies.