Egitto apre ai turisti iraniani, via a charter sul mar Rosso

Dopo anni di gelo si punta a nuove fonti di introiti per il settore turistico

Sì al ritorno dei turisti iraniani in Egitto, ma solo sul mar Rosso, a Luxor e ad Aswan. Dopo oltre 30 anni ecco un nuovo segno del disgelo fra i due paesi che segue la visita del presidente Mahmud Ahmadinejad a Il Cairo.
A Teheran il ministro del Turismo egiziano Hisham Zaazou ha firmato un accordo in base al quale i turisti iraniani arriveranno in Egitto con voli charter, vista la mancanza di voli di linea regolari fra le due capitali, ma si potranno recare solo nelle località balneari sul mar Rosso, a Luxor e ad Aswan. Off limits al momento il Cairo, per il timore, fanno sapere fonti del ministero del Turismo, che si apra la moda di pellegrinaggi in luoghi di culto sciiti. Questa apertura verso l'Iran nella ricerca di nuove fonti di introiti dal settore turistico, duramente colpito dall'instabilità dopo la rivoluzione di due anni fa, è stata osteggiata dai movimenti salafiti egiziani, che vedono con grande diffidenza il riavvicinamento verso il gigante sciita.
Il ministro del turismo egiziano ha affermato che "il ministero non risparmia sforzi per aumentare la presenza turistica in Egitto per portare valuta straniera e dare slancio all'occupazione e agli investimenti".
E proprio in questi giorni, su tutti i media egiziani da giorni rimbalza la proposta, respinta dal ministero delle antichità e avanzata a quanto pare dai paesi del Golfo, forse il Qatar, di prendere in affitto i tesori archeologici egiziani, dalle Piramidi alla valle dei re, per cinque anni in cambio di 200 miliardi di dollari. 

 

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