È ancora emergenza paesaggio in Italia, a Roma gli Stati Generali

Dagli anni ’50 ad oggi, l’Italia ha consumato e continua a consumare il proprio suolo, 50 chilometri quadrati di nuove coperture artificiali solo tra novembre 2015 e maggio 2016. Sono iniziati ieri, partendo da un quadro preoccupante, tratteggiato nelle 500 pagine del “Rapporto sullo stato delle politiche del paesaggio”, gli Stati Generali del paesaggio organizzati a Roma dal ministero di Beni culturali e Turismo con l’Osservatorio nazionale per la qualità del paesaggio. Due giorni di dibattito tra esperti e amministratori, che si concludono oggi con gli interventi del ministro Dario Franceschini e del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Un’Italia dove permane l’abusivismo, con un’intensità che ha pochi riscontri in Europa e che fatica a calare anche in tempi di crisi economica ed edilizia. E questo anche perché il governo del territorio, scrivono gli autori del rapporto (i dati sono stati messi insieme da Istat e Ispra), si rivela carente. Le soprintendenze, in cronica mancanza di personale, sono subissate dal lavoro, tanto che ogni funzionario si deve occupare in media di 457 procedimenti l’anno.

Di fatto, insomma, un paese dove tra terremoti, calamità naturali e consumo di suolo di vario tipo è ancora “emergenza rossa”, come sottolinea presentando il rapporto il sottosegretario Mibact Ilaria Borletti Buitoni. Anche se, complice il lavoro delle associazioni, “è cresciuta la coscienza”. Da qui l’idea degli Stati Generali, pensati, spiega ancora il sottosegretario, come l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte. Ma anche avvio per una Carta nazionale del paesaggio condivisa.

Ma Franceschini mantiene l’ottimismo: “Siamo un paese unico al mondo per il suo paesaggio di cui dobbiamo essere orgogliosi così come delle cose fatte nell’ultimo decennio – commenta – Gli Stati generali servono proprio a questo, a dire che bisogna difendere il nostro paesaggio, che Stato e Regioni insieme devono difendere la bellezza del nostro Paese, che è un valore anche dal punto di vista economico”.

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