Enav, giudizio positivo della Corte Conti ma Stato lo sostenga

Nel 2010 dei voli regolati “soltanto lo 0,04% ha subito ritardi per cause attribuibili ad Ente

Giudizio positivo della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria dell'Enav nel 2010. Nella relazione al Parlamento, i giudici contabili evidenziano come l'Ente "si confermi tra i migliori service provider Atc europei".
Come nelle precedenti relazioni, la Corte ha evidenziato l'esigenza che lo Stato provveda "alla tempestiva erogazione delle somme concernenti i servizi istituzionalmente resi, i costi connessi ai numerosi nuovi aeroporti militari che stanno passando sotto il controllo dell'Enav, nonché gli essenziali (ed onerosi) programmi internazionali di ricerca e di investimento sui sistemi di controllo del traffico aereo nel Cielo Unico Europeo del futuro".
Il risultato economico dell'anno – sottolineano i giudici – ha risentito "anche dell'effetto degli interessi passivi per circa 4,5 milioni di euro derivanti dal ricorso al mercato bancario che si è reso necessario in attesa della riscossione dei crediti verso lo Stato collegati alla stipula, non ancora avvenuta, dei contratti di servizio 2007-09 e 2010-12".
Nella relazione la Corte sottolinea come Enav abbia "migliorato ulteriormente la propria efficienza operativa e gestionale", grazie a nuovi investimenti tecnologici, e "sempre più elevati standard di qualità e di sicurezza".
Nel 2010, dei voli regolati "soltanto lo 0,04% ha subito ritardi per cause direttamente attribuibili ad Enav. Negli ultimi cinque anni, il valore del ritardo medio per volo assistito addebitabile ad Enav si è ridotto di oltre il 90% e il miglioramento 2010 rispetto al 2009 è stato del 38,3%. Con questa performance operativa, per Eurocontrol, Enav risulta il più efficiente tra i 5 principali fornitori di servizi della navigazione aerea europei".
Nei primi mesi del 2011, "a causa della crisi mediterranea, si è tuttavia determinata una revisione al ribasso delle precedenti stime relative alla ripresa del traffico in conseguenza dell'imposizione della 'no-fly zone' sulla Libia". Il perdurare della crisi di mercato ha posto Enav come gli altri service-provider europei "in una situazione di difficoltà e si é reso necessario un intervento anche sui ricavi attraverso un aumento delle tariffe". Ridotta del 3,1% nel periodo 2003-2009, la tariffa nel 2010 è stata fissata a 68,50 euro (+2,65 euro sul 2009).

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