Consegnato il master honoris causa che il master in hospitality management, organizzato da Turisma hospitality consulting, ha deciso di assegnare a Umberto Paolucci per premiare l’impegno dell’Enit e del suo presidente nel mondo del turismo. La consegna nelle mani del direttore dell’Enit Eugenio Magnani che ha sostituto Paolucci che non è potuto essere presente alla cerimonia, è avvenuta al Grand Hotel di Rimini, durante la presentazione della ventunesima edizione del master comincerà il 12 novembre. "L’obiettivo – ha spiegato il direttore del master Lucio Formica – è quello di creare dei manager dell’ospitalità, che possano lavorare non solo negli alberghi, ma anche nelle società di servizi e nei tour operator. Abbiamo già quindici iscritti e le selezioni finiranno il 31 ottobre. Finora gli iscritti provengono da diverse regioni italiane e da Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca. Possono candidarsi laureati (con laurea triennale o specialistica) e, eccezionalmente, diplomati con esperienza nel settore".
Durante la mattinata si è discusso anche di fare di Rimini un polo di formazione specialistico dei saperi turistici. “Le sfide che abbiamo di fronte nella competizione turistica – ha affermato il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani – si vincono con la messa a punto di una strategia a lungo termine senza attardarci nell’inseguire classifiche turistiche mondiali oppure dati sugli andamenti stagionali. Una strategia – ha concluso – che deve essere fondata sulla formazione ed i saperi, la qualificazione delle reti ricettive e infrastrutturali e dalla capacità di stare sui mercati in modo integrato da parte delle imprese".
Durante la mattinata si è discusso anche di fare di Rimini un polo di formazione specialistico dei saperi turistici. “Le sfide che abbiamo di fronte nella competizione turistica – ha affermato il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani – si vincono con la messa a punto di una strategia a lungo termine senza attardarci nell’inseguire classifiche turistiche mondiali oppure dati sugli andamenti stagionali. Una strategia – ha concluso – che deve essere fondata sulla formazione ed i saperi, la qualificazione delle reti ricettive e infrastrutturali e dalla capacità di stare sui mercati in modo integrato da parte delle imprese".