Epifani: Enit ferma da un anno ma ci serve ora. Scattano le polemiche

“L’Enit è fermo da un anno, le ragioni burocratiche lo hanno fermato ma abbiamo bisogno che funzioni”. È quanto ha affermato Guglielmo Epifani, presidente della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati a Palazzo Giustiniani durante il convegno ‘Strategie e risorse per il turismo italiano’ a cura dell’Osservatorio Parlamentare per il Turismo in collaborazione con Federturismo Confindustria.   

“A suo tempo – continua Epifani – avevo anche detto al ministero che forse era meglio chiuderlo e metterlo in liquidazione perché in altro modo si sarebbe perso troppo tempo. Il fatto di avere voluto una transizione diversa non può significare che la questione del personale blocchi tutto, anche per questioni di competenza tra due ministeri. Abbiamo bisogno che l’Enit lavori adesso, anzi ne avevamo bisogno già da un anno fa. L’Enit deve lavorare in accordo con le ambasciate. Non possiamo rimanere nella stessa stagnazione”.

“Non siamo ancora perfetti ma ci stiamo lavorando. E non siamo mai stati fermi, nonostante le difficoltà. È stato un po’ come ristrutturare una casa continuando ad abitarci dentro”, ha risposto il consigliere Fabio Maria Lazzerini.  “A parte il problema del personale che non dipende da noi e che è in via di risoluzione – ha detto Lazzerini – abbiamo portato i dirigenti da 9 a 3, abbiamo riallacciato i rapporti con le Regioni, abbiamo sempre fatto continuare e lavorare le sedi facendo dei risparmi e stiamo investendo sul digitale ma con un unico obiettivo: la crescita del fatturato prima del numero dei visitatori e la posizione nelle classifiche come accade in tutte le aziende sane”.   

Lazzerini ha sottolineato come “la percezione dell’Italia e la sua reputazione all’estero è di gran lunga migliore rispetto a quella esistente tra gli italiani, secondo ricerche degli ultimi tempi abbiamo un gap negativo di oltre il 16%”. 

A ribattere ad Epifani anche Francesco Palumbo del Mibact: “Non è vero che abbiamo perso un anno con l’Enit. Abbiamo comunque lavorato sul bilancio, sul personale, sui manager e abbiamo elaborato un Piano strategico. E non è poco”. 

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