Estate: male il mare del Sud, meglio l’alto Adriatico

Lo rivela 26/o rapporto sul turismo balneare italiano di Trademark Italia

Tiene l’Alto Adriatico, soffrono Sicilia e Sardegna, Liguria e Abruzzo. Questo il responso del 26/o rapporto sul turismo balneare italiano realizzato da Trademark Italia per l’osservatorio turistico regionale dell’Emilia-Romagna. In sintesi, in una delle stagioni più difficili del settore, forte calo in Sicilia (-16,2%) e Sardegna (-13,5%), ma anche per Liguria (-9,7%) e Abruzzo (-5,9%). Perdite contenute per coste venete e friulane (-3,2%), emiliano-romagnole (-2,7%) e marchigiane (-3,8%). In crescita turismo escursionistico e vacanze in campeggio, calo per le case in affitto e i villaggi turistici. Durante quest’estate, si è registrata una contrazione del -6,4% delle presenze sul 2008 (-5,6% di presenze nazionali, -8,3% internazionali), secondo un trend che, in due stagioni, ha visto il turismo italiano perdere l’11,9%, pari ad oltre 33 milioni di presenze in meno e a minori ricavi per circa 3 miliardi di euro (2.970 milioni). Ottima invece la performance per campeggi e centri estivi, a fronte di una notevole degli affitti negli appartamenti turistici e delle presenze nei villaggi vacanze. In relazione al movimento turistico europeo, si registra un aumento di viaggi domestici o vicini per francesi, svizzeri, belgi, spagnoli, scandinavi, tedeschi e olandesi. Si conferma la riduzione del turismo di lingua tedesca in Italia, così come risultano in flessione il movimento dall’Inghilterra (causa la penalizzazione del cambio sulla sterlina) e dalla Russia, con una diminuzione più leggera per gli arrivi dagli altri Paesi dell’Est Europa.

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