“Verybello” non è un fallimento. Ne è convinta Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario ai Beni culturali con delega per Expo, che in un’audizione alla Camera risponde alle numerose critiche piovute sul portale lanciato due settimane fa dal ministro della cultura e turismo Dario Franceschini insieme con gli appuntamenti culturali di Expo.
“La versione beta del sito, ovvero quella che è stata presentata, non è quella definitiva – ha ribadito Borletti – il sito è stato concepito fin dall’inizio in almeno 6 lingue tra cui cinese e portoghese, sarebbe folle pensarlo solo in italiano. E nella versione definitiva rispetterà tutti i criteri di accessibilità”.
Dal sottosegretario anche una puntualizzazione rispetto ai costi del progetto, che è stato di “35 mila euro più iva” ; la società che ha realizzato il progetto è stata selezionata, ha detto Borletti, “attraverso una indagine di mercato sui fornitori della pubblica amministrazione. La gara non era necessaria, trattandosi di un progetto sotto i 40 mila euro, ma è comunque stata fatta”.
L’idea di VeryBello, ha spiegato, “è quella di uno strumento che duri oltre il periodo dell’Expo, una vetrina che dia al visitatore il polso di quello che il territorio offre”. Per la realizzazione c’è stata, ha sottolineato “una forte collaborazione con l’Anci e con le Regioni, che hanno proposto il loro cartellone”.
Si tratta, ha concluso, di un “lavoro che si deve migliorare e che sarà migliorato, ma è comunque una strada che dobbiamo percorrere, uno strumento per l’incremento del turismo culturale di cui l’Italia ha disperatamente bisogno”.