Si è risolta senza rischi la vicenda dei 15 italiani rimasti bloccati sull’isola di Socotra, in Yemen, il cui volo di rientro verso gli Emirati è decollato domenica mattina. Il gruppo – composto da milanesi, bergamaschi, un riminese e alcuni veneti – era partito da Abu Dhabi il 23 aprile con l’unico volo settimanale che porta all’isola. Ma, a causa della guerra civile in atto ormai da anni e le conseguenti difficoltà sui voli, nessuno di loro è potuto rientrare nei tempi previsti. Alla situazione complessa dal punto di vista geopolitico si è inoltre aggiunto il maltempo.
Socotra, così come tutto lo Yemen, resta una destinazione esplicitamente sconsigliata sul sito dell’Unità di Crisi della Farnesina ‘Viaggiare Sicuri’. Malgrado ciò diversi italiani stanno continuando ad acquistare pacchetti di viaggio per raggiungere l’isola noncuranti che, sempre per motivi di sicurezza, in Yemen l’ambasciata d’Italia, come molte altre, non è operativa dal 2015.
“Chi parte per un viaggio – sottolineano fonti diplomatiche – deve mettere in conto i possibili disguidi e soprattutto accertarsi sempre con gli operatori turistici dell’esistenza di misure di protezione e sicurezza adeguate”.
In caso di viaggio organizzato, fa stato il contratto stipulato con l’agenzia o il tour operator, mentre in caso di viaggio preparato in autonomia è necessaria ulteriore cautela e responsabilità. In un caso e nell’altro, è sempre opportuno pensare a polizze assicurative aggiuntive anche per copertura medica e nell’eventualità di un rientro con voli speciali. La Farnesina ribadisce poi l’invito a tutti i cittadini italiani che si recano all’estero a scaricare l’app gratuita ‘Viaggiare Sicuri’, che consente non solo di informarsi prima e durante un viaggio, ma anche di registrarsi sulla piattaforma dell’Unità di Crisi.