In Italia sono solo una cinquantina i luoghi dove è possibile praticare il naturismo. Non molti, al confronto con altri Paesi europei a cominciare dalla Francia, dalla Croazia (località top trend di quest’estate) e dalla Spagna (specialmente le Baleari). Eppure il naturismo – che non è solo nudismo (fenomeno in crescita di un 7-8% annuo) ma anche voler vivere un contatto più diretto con la natura con un’alimentazione sana e senza alcol, nel rispetto degli animali e con la pratica di sport all’aria aperta – anche in Italia potrebbe generare un “piccolo tesoro”.
Lo conferma una ricerca di Jfc secondo cui il naturismo nel 2017 ha coinvolto ben 491.200 italiani, di cui però solo 3 su 10 decidono di trascorrere la propria vacanza in Italia.
“Complessivamente – afferma Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc – nel 2017 i naturisti, tra italiani e stranieri, porteranno in dote al nostro turismo 1 milione e 6 mila presenze e un fatturato di 54 milioni e 240 mila euro. Una cifra che può apparire consistente ma che, in realtà è ben lontana dalle reali potenzialità di un segmento di mercato che potrebbe generare 4 milioni e 10 mila presenze e un fatturato potenziale di 216 milioni e 252 mila euro”.
“In Italia – continua Feruzzi – non sono più di 5.000 i nostri connazionali iscritti ad associazioni affiliate Fenait (Federazione naturista italiana), ma coloro che praticano il naturismo senza essere iscritti ad alcun ente si calcola siano 118.200. A questi si aggiunge un’ulteriore quota di italiani “nudisti” (coloro che, in vacanza, vorrebbero liberarsi dalle costrizione degli abiti): si tratta di ulteriori 368.000 italiani. Complessivamente, quindi, 491.200 persone”.
Gli italiani, però, rappresentano già oggi una quota “minoritaria” rispetto agli attuali ospiti stranieri. Infatti i clienti “naturisti” che soggiornano in una struttura specializzata sono soprattutto stranieri: ben il 65,9%.
Ma mentre in Francia e in Croazia le strutture hanno una concessione statale che identifica le spiagge naturiste e in Spagna si può praticare senza restrizioni, in Italia la situazione è decisamente diversa. Infatti, nonostante siano passati 24 anni dalla presentazione del primo progetto di legge sull’argomento, manca ancora una regolamentazione del naturismo tramite apposita legge. Solo 5 Regioni (Piemonte, Abruzzo, Emilia Romagna, Veneto e Lombardia) hanno promulgato una legge a favore del turismo naturista, stabilendo disposizioni di legge che permettono di avere delle aree naturiste schermate (con caratteristiche di “non vista”), garantendo pertanto massima privacy.