E’ contro la liberalizzazione della professione di guida turistica nel nostro, Paese introdotta dal pacchetto Bersani e approvata dal Governo la scorsa settimana, la Fisascat Cisl. Il motivo? “Non offre grandi benefici al consumatore e nemmeno a chi desidera intraprendere questa professione”. “E’ falso – spiega, infatti, Pierangelo Raineri, segretario generale Fisascat Cisl – sostenere che vi sia un contingentamento dei professionisti o delle autorizzazioni ad esercitare la professione. Infatti agli esami di abilitazione che si svolgono presso le amministrazioni provinciali possono accedere sia i cittadini italiani sia europei e, nel quadro delle disposizioni vigenti, anche i cittadini extracomunitari”. Il rischio, secondo il sindacato, è quello di “entrare in una mera logica di concorrenza sleale, con offerta al minor costo, che metterà fuori mercato professionisti qualificati e specializzati e, allo stesso tempo, lascerà l’utente alla mercé di chiunque decida di autodefinirsi guida turistica”.