“Volare oltre la vista, destinazione inclusione” : è questo il progetto pilota d’inclusione lavorativa di persone cieche e ipovedenti nel settore dell’handling aeroportuale presentato a Roma. L’evento si è aperto con il saluto del ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli. Ai lavori ha partecipato anche Alessio Quaranta, direttore generale Enac. L’iniziativa – che nasce dalla collaborazione tra l’Uici, Unione italiana ciechi e ipovedenti, e Swissport – partirà con l’inizio della stagione estiva 2024 presso l’aeroporto di Fiumicino. Per la “prima volta” in Italia, persone ipovedenti saranno impiegate in attività di assistenza a terra ai passeggeri.
A seguito del percorso di formazione, da luglio le prime due persone inizieranno a lavorare al settore “Lost & Found” per le attività di ricerca e riconsegna dei bagagli disguidati dello scalo romano, dove Swissport gestisce oltre il 50% dei voli e fornisce assistenza a terra a 35 compagnie aeree, tra cui Ita Airways. L’avvio della sperimentazione prevede un iniziale incarico di durata stagionale.
L’ obiettivo è “porre le basi per un progetto pilota che, oltre a Fiumicino, possa essere esteso a Milano Linate e agli altri aeroporti in cui Swissport opera, oltre a definire una best practice replicabile negli scali di tutto il mondo”.
“Oggi le persone cieche e ipovedenti sono più di 30 milioni in Europa e 1 milione e 500 mila in Italia, con un tasso di disoccupazione ancora preoccupante. Con adeguata formazione, tuttavia, la disabilità visiva non preclude la maggioranza dei percorsi lavorativi. Creare adeguate opportunità e sradicare pregiudizi è solo uno degli aspetti su cui l’Uici lavora ogni giorno”, sottolineano l’Uici e Swissport.