“Stiamo lavorando ad un tavolo con Regioni e Comuni per rivedere il tema della tassa di soggiorno: vogliamo farlo in maniera convinta, in modo che ci sia un aumento della platea dei comuni che possono applicarla, non più soltanto quelli nell’elenco dei comuni turistici”. Lo ha detto intervenendo alla Bto di Firenze il ministro per i Beni culturali ed il Turismo Dario Franceschini.
“Inoltre – ha aggiunto – vogliamo che ci sia un ampliamento della base e che ci sia anche una revisione del criterio di applicazione, perché le stelle sono un elemento veramente molto superato”. Il sistema delle stelle, ha rimarcato, “non è sufficiente per inquadrare tutte le nuove tipologie di ospitalità. Noi stiamo lavorando tutti insieme e siamo a buon punto: quando saremo pronti faremo sì che diventi una norma abbastanza in fretta. Secondo me tutto si completerà nel primo semestre del prossimo anno”, ha aggiunto.
Quindi, a proposito di Airbnb, il ministro ha sottolineato: “troveremo il modo di tassare Airbnb. Forme di ospitalità diverse devono avere parità di trattamento. Certo, per evadere ci vuole una norma: se una norma non c’è non si evade”.
Quindi una battuta anche sull’impatto nel turismo dopo gli attentati di Parigi: “I primi dati dicono che c’è qualche impatto numerico nelle grandi città. Ma la gente non rinuncia a una vacanza, a un viaggio, agli eventi: questa è la prima risposta che dobbiamo dare, non cambiare abitudini e modelli di vita, questo è quello che vogliono i terroristi”.
E tirando le somme ha concluso: “Abbiamo in Italia un anno di crescita forte: alla crescita costante del turismo internazionale si è aggiunta la crescita del turismo interno. Certo quello del turismo è un mercato globale in enorme crescita: ci sono paesi che stanno lavorando su questo, non possiamo vivere seduti sugli allori, bisogna competere con il turismo internazionale. Bisogna – ha aggiunto Franceschini – organizzare strategicamente i flussi in entrata, in modo sostenibile, con numeri compatibili con il nostro sistema, che non può puntare solo sulle grandi capitali dell’arte”.