Franceschini blocca polemiche: nessun aumento tassa soggiorno

Sulla questione della tassa di soggiorno “esiste già una norma speciale” che consente ai sindaci di Venezia e Roma di aumentare la tassa di soggiorno fino a 10 euro al giorno. Lo ha detto il ministro della cultura Dario Franceschini a margine della presentazione alla stampa delle novità contenute nel dpcm di riorganizzazione del ministero, replicando alle critiche di Federalberghi nei confronti dell’emendamento parlamentare alla manovra di bilancio, che ha avuto il parere positivo del Mibact.

“Nessun aumento della tassa di soggiorno per i comuni italiani. Il governo ha dato parere favorevole a un emendamento al decreto fiscale che dà la facoltà ai soli comuni capoluoghi di provincia, che secondo le statistiche ufficiali abbiano avuto presenze turistiche in numero venti volte superiore a quello dei residenti, di elevare il limite massimo dell’imposta di soggiorno da cinque euro fino a dieci euro”. Naturalmente, aggiunge, “sempre secondo criteri di adeguatezza e proporzionalità”.

Secondo le ultime statistiche e tenendo conto delle specificità normative di Roma e Venezia , la misura, fa notare il ministro, “riguarda pochissimi casi, come  Firenze e Rimini,che presentano un rapporto tra residenti e turisti di almeno 1 a 20. I sindaci delle due città, se lo riterranno, potranno usufruire di questa norma per compensare i numerosi servizi offerti ai milioni di turisti che ogni anno le frequentano e per finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali”.

 

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