“Lavoriamo perché la Reggia di Caserta sia come naturale uno dei grandi attrattori cultural e turistici del Paese su cu vogliamo far convergere una parte importante dei fondi di sviluppo e coesione dell’Unione europea”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel corso della cerimonia di riassegnazione degli spazi della Reggia di Caserta precedentemente utilizzati dalla scuola specialisti dell’Aeronautica militare e dalla scuola nazionale dell’Amministrazione. “Avevamo deciso la liberazione dei locali piano nobile entro 31 dicembre 2015. Era attesa da decenni e nessuno ci credeva e invece i tempi sono stati rispettati”, ha sottolineato Franceschini.
La cifra che verrà investita per la Reggio di Caserta “non è ancora certa ma potrebbe essere molto più di 30 milioni di euro. Dieci milioni sono stati destinati al riallestimento del piano nobile”, ha detto il ministro in un’intervista al Mattino. “Ma almeno altri 50 milioni potranno arrivare dal piano strategico attrattori culturali che sarà definito entro il 2016. Una parte andrà al recupero delle strutture, quindi il museo e il parco, una parte è invece destinata alle attrezzature: trasporti, parcheggi”. Franceschini spiega poi quale sarà il ruolo dei privati: la Reggia “ha un ottimo collegamento infrastrutturale ma non ha una buona ricettività. L’idea sarebbe quindi quella di utilizzare uno dei due edifici che danno sulla piazza per un albergo o un ostello. L’obiettivo è portare alla Reggia un milione di visitatori, poi però bisogna anche fare in modo che trovino accoglienza nel territorio. C’è l’idea di destinare una parte di un edificio pubblico ad una attività privata”.
Alla cerimonia era presente anche il premier Matteo Renzi. “Alla fine di settembre finiti gli attuali cantieri” per il restauro di alcune sale della Reggia di Caserta, “dovremo dare i denari che servono per continuare il lavoro e attivare nuove funzioni. Poi nel 2016-2017 dovremo ospitare nella Reggia un bilaterale di una qualche importanza”. “Caserta – ha concluso Renzi – ha delle caratteristiche logistiche che ne rendono assolutamente cruciale una valorizzazione: dovremo arrivare entro quattro anni a un milione di visitatori alla Reggia, oggi sono 500 mila”.