I due italiani rapiti in Mali e liberati nell'aprile scorso, dopo 4 mesi nelle mani degli estremisti, sono "andati a cercarsela". Ne è convinto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, che in un'intervista a ‘Oggi' torna sulla vicenda di Sergio Cicala e della moglie Philomene. "Abbiamo dovuto lavorare quattro mesi prima di riportarli a casa. Spendendo una valanga di danaro pubblico", ha lamentato. Così, a tutela degli italiani lasciati a piedi all'estero da compagnie aeree o agenzie di viaggio, il ministro sostiene che ci vorrebbe "una norma che ponga a loro carico l'assicurazione contro i rischi, come i tumulti che bloccarono l'aeroporto di Bangkok. Allora – spiega – centinaia di italiani bloccati in Thailandia sono stati riportati a casa a spese del contribuente". E definisce "pazzesche" le resistenze al suo progetto di legge, che prevede di far pagare su ogni biglietto aereo un'addizionale di 50 centesimi per creare un fondo nazionale per i casi di emergenza.