Ancora nessuna decisione su chi guiderà Ferrovie dello Stato dopo che Mauro Moretti è stato chiamato alla guida di Finmeccanica. La decisione sul futuro amministratore delegato spetta all'assemblea del gruppo che si è riunita, ma senza risultati e quindi è stata aggiornata a giovedì 29 maggio. Un nulla di fatto che evidenzia le difficoltà dell'azionista di Fs, il Tesoro: è infatti la quarta volta che l'assemblea si riunisce senza arrivare ad una decisione.
Per il dopo Moretti continua quindi il toto-nomi. La più quotata sembra la soluzione interna, di continuità, con la scelta di Michele Mario Elia, attuale ad di Rfi. Si fanno poi i nomi di Piero Ciucci, ad di Anas, dal 2006 ai vertici del gestore della rete stradale; Domenico Arcuri, ad di Invitalia; e nelle ultime ore è spuntato anche il nome di Renato Mazzoncini, attuale ad di Fs BusItalia.
E' possibile, inoltre, che insieme all'amministratore delegato venga rinnovato l'intero cda. Potrebbe essere quindi in bilico la poltrona del presidente Lamberto Cardia, arrivato in Fs nel 2010. Al suo posto circolano già diversi nomi: dall'ex ad di Poste Massimo Sarmi alla soluzione 'rosa' con Anna Donati, ex deputata del Verdi già nel cda di Ferrovie tra il 1998 e il 2001.
In ogni caso, chiunque sia il futuro ad delle Ferrovie, avrà il compito di portare avanti l'eredità lasciata da Moretti, che nel corso dei suoi tre mandati ha risanato le Ferrovie (portandole all'utile – 460 milioni nel 2013 – dagli oltre 2 miliardi di rosso del 2006); messo a punto un Piano industriale da 24 miliardi di euro di investimenti per i prossimi 4 anni; mandato in produzione il nuovo treno da 360 km all'ora, il Frecciarossa 1000, i cui primi esemplari arriveranno l'anno prossimo sui binari; e spianato la strada verso una futura quotazione in Borsa.