Fs, Donnarumma: no quotazione ma guardiamo a ingresso capitali privati

La quotazione del gruppo Fs non è sul tavolo ma si studiano delle ipotesi per aprire a capitali privati. L’amministratore delegato di Fs, Stefano Donnarumma, fa il punto sugli scenari futuri del gruppo alla fiera mondiale del trasporto ferroviario, Innotrans, a Berlino.

“Non siamo pronti per la quotazione perchè non c’è un progetto di quotazione”, afferma in modo netto il numero uno di Fs, rispondendo ad una domanda sul tema. Ma guardando ad una eventuale privatizzazione dice che si sta “studiando la maniera per aprire il capitale anche ai privati” e che questo “riguarda un perimetro da identificare: sono state fatte delle ipotesi, che però non sono state validate” perché “bisogna capire se c’è una quota che possa esser condivisa con dei fondi privati”. In ogni caso “sarebbe sempre una quota di minoranza” fa presente Donnarumma, sottolineando che “il controllo deve rimanere statale” e che nel caso in cui dovesse essere lui ad occuparsi del progetto di privatizzazione, lo farebbe “solo a determinate condizioni che blindassero la società”. Un progetto che richiederebbe “almeno due anni”.

Novità anche sul fronte del piano industriale di Fs. Donnarumma ha spiegato che il gruppo sta predisponendo un piano a 5 anni che sia anche “strategico” e che prevede ipotesi di partnership, anche internazionali”. Il manager mette anche un punto fermo sulla realizzazione delle opere inserite nel Pnrr. “Il dubbio ‘finiamo o no le opere’ non si pone: quelle iniziate saranno finite”, afferma, spiegando che il gruppo è “già a quota 10 miliardi sui 25 totali” e che se alcune opere non dovessero essere completate entro il 2026 “sono comunque finanziabili”.

L’ad è pronto a rassicurare anche sui cantieri, che in estate hanno causato diversi disagi ai passeggeri. Donnarumma ha chiarito che quelli che erano “aperti, circa 1.400, sono pressoché tutti completati” ma “il punto è che non sono finiti: se ne apriranno altri”, ha fatto presente. “Dobbiamo far funzionare le ferrovie in Italia, questo è il nostro obbligo”, spiega, sottolineando che, anche se si può sempre fare di più, “nel confronto con gli altri Paesi non siamo il fanalino di coda”.

Infine, l’estate da un punto di vista del flusso dei passeggeri “è stata buona per Fs, di qualche punto percentuale migliore dell’anno scorso e questo porta dietro un buon fatturato”. “Poi il gruppo è grande – ha concluso Donnarumma – e si compone di un consolidato”.

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