“Urge un Piano nazionale per il turismo, che superi la carente lettura del ministro Franceschini e sia in grado di promuovere un unico brand Italia e non più tanti brand regionalizzati o addirittura provincializzati”. Lo ha detto Maria Grazia Gabrielli, segretario nazionale della Filcams-Cgil, secondo cui “il Piano a cui sta lavorando il ministro del Turismo continua a concentrarsi sulle mete già note e sul mercato mentre il vero salto di qualità è quello di valorizzare tutti i sistemi e integrarli tra loro, come sarebbe possibile fare ad esempio in Abruzzo, integrando mare, parchi e beni culturali”.
La dirigente sindacale ha puntato il dito contro il decentramento amministrativo seguito all’abolizione del ministero del Turismo: “In questo modo anche le regioni che avevano innescato dei circuiti virtuosi sono rimaste isolate e il Paese, nel suo insieme, ha perso competitività nel settore”. Per consentire al settore di esprimere pienamente le proprie potenzialità, il segretario nazionale della Filcams-Cgil ha indicato due priorità.
“Occorre investire sulle infrastrutture, che oggi rappresentano un limite per lo sviluppo del turismo in Italia.Non mi riferisco solo a porti e aeroporti, ma anche al digitale, che vede ancora intere aree del Paese scoperte o scarsamente coperte. Inoltre bisogna investire seriamente sulla cultura – ha concluso -. Occorre farlo sul piano della promozione, ma prima ancora sui piani della tutela e della conservazione, aspetti che richiedono ulteriori e adeguati investimenti sulla scuola, sulla formazione e sull’università”.