Galan: ok a ddl delega che manda in carcere chi deturpa monumenti

Cdm ha anche avviato la procedura per confermare Marzotto presidente Enit

Norme più severe per chi osa danneggiare le opere d'arte e i monumenti italiani. Su proposta del ministro per i Beni e le attività culturali, Giancarlo Galan, e del ministro della Giustizia, Nitto Palma, il consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge per il conferimento al Governo della delega a riformare la disciplina sanzionatoria in materia di reati contro il patrimonio culturale. Ora la palla passa al Parlamento. Con l'intento di contrastare le gravi tipologie di crimini nel settore (furti di beni culturali a carico di enti pubblici e privati, chiese, biblioteche ed archivi, scavi clandestini e contraffazioni di beni), il disegno di legge prevede inasprimento delle pene, allungamento dei tempi di prescrizione, procedibilità d'ufficio e introduzione di nuove figure di reato. Tra queste il danneggiamento, imbrattamento e deturpamento di  beni culturali o paesaggistici, punito con  reclusione da uno a sei anni e considerazione dello stato di flagranza quando la documentazione fotografica ne denunci inequivocabilmente l'autore. Particolarmente colpite saranno anche le esportazioni illecite e le violazioni in materia di scavi archeologici.
Soddisfatta il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla: "Le norme vigenti – ricorda – non sono adeguate a contrastare efficacemente tutta una serie di fenomeni criminosi, tra cui quello, purtroppo piuttosto frequente, del danneggiamento di beni culturali o ambientali. Si tratta di crimini intollerabili in generale, e specialmente per un Paese che si può considerare un museo a cielo aperto e che deve tutelare il suo patrimonio artistico e culturale, anche quale insostituibile risorsa sotto il profilo della attrattiva turistica".
Infine, su proposta del presidente Silvio Berlusconi e del ministro Brambilla, è stata avviata la procedura per la conferma di Matteo Marzotto alla presidenza dell'Enit.   

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