“Il governo deve mettere gli operatori turistici nelle condizioni di fare bene, con le date certe e i protocolli chiari. Per questo anticiperemo alla metà di maggio il lasciapassare europeo, i cui tempi abbiamo sentito non saranno brevissimi”. Lo ha confermato il ministro del Turismo Massimo Garavaglia intervenuto al convegno inaugurale di Bit Digital Edition, che proseguirà fino a martedì 11 maggio per gli operatori e dal 12 al 14 per il pubblico dei viaggiatori. “Sappiamo – ha aggiunto Garavaglia – che le regole sono queste, perfetto, da noi valgono da metà maggio e questo vuol dire togliere la quarantena con i Paesi europei e non solo, anche da Israele e Gran Bretagna e io mi auguro che questa lista in tempi rapidi si allunghi sempre di più perché chi è più veloce ha la ripartenza più forte. Nel Recovery abbiamo messo delle indicazioni efficaci con 2,4 miliardi di investimenti diretti al settore turismo che portano a una crescita dei consumi di un punto di Pil e quasi due punti di investimenti in più, misure efficaci – secondo il ministro – in grado di far partire prima tutto il settore. Far crescere il turismo darà la spinta maggiore alla ripartenza del sistema Italia”.
“In un momento storico come questo – ha sottolineato l’amministratore delegato di Fiera Milano Spa, Luca Palermo – in cui il settore affronta sfide senza precedenti, abbiamo ritenuto fondamentale esserci come Bit per continuare a sostenere il turismo. Per Fiera Milano è importante mettere sempre al centro gli attori delle filiere che rappresentiamo e al contempo cogliere le opportunità della trasformazione digitale. Il quadro che emerge dalle diverse ricerche presentate rivela che il 56% degli europei faranno un viaggio quest’anno in Europa. Non solo. Per l’Italia è interessante notare come il 54% per dei nostri connazionali scelga di restare nel nostro Paese per le vacanze e non da ultimo assisteremo ad un turismo più consapevole, dove il 60% delle scelte saranno dettate dall’attenzione all’ambiente”.
Dal dibattito è emerso come l’uscita dall’emergenza rappresenti un’opportunità per ripensare le destinazioni con un approccio inclusivo, basato sulla sostenibilità. Diventano determinanti, inoltre, la market intelligence e la trasformazione digitale per rispondere all’evoluzione della domanda, sempre più determinata non dall’offerta ma dal viaggiatore, che ricerca più l’esperienza che la destinazione.
I dati di Euromonitor evidenziano che nel 2026 il giro d’affari mondiale del turismo sarà pari a circa 1.400 miliardi di dollari. L’Italia recupererà i livelli pre-pandemia nel 2025, confermandosi al quarto posto in Europa con poco meno di 60 miliardi di dollari.