Garavaglia: per Pasqua serve prudenza, semmai si faranno più gite fuori porta

“L’anno scorso abbiamo il picco a fine marzo, inizio aprile. Anche quest’anno sarà un marzo complicato, meglio essere prudenti a marzo per essere più sereni nei mesi successivi”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, rispondendo a Radio 24 in merito alle misure per Pasqua. “Sono un aperturista pragmatico, si apre se ci sono le condizioni – ha aggiunto -. L’importante è non fare guai. Si apre in sicurezza con programmazione e prudenza. Semmai si faranno più gite fuori porta”. “Il settore si ricostruisce anche con un po’ di sano ottimismo – ha sottolineato -. L’anno sorso in estate abbiamo avuto la possibilità di andare in vacanza, quest’anno si ripeterà quello che è stato l’anno scorso. Diverso è il discorso per gli stranieri e bisogna lavorare a livello europeo per una mobilità in sicurezza”.

“Sul piano vaccinale serve una forte accelerata perché siamo in ritardo e occorre dare la priorità agli operatori del turismo, per avere strutture che ricevono in sicurezza”, ha poi annunciato.

E sui tempi del dl Sostegno a Radio 24, ha spiegato: “le strutture stanno lavorando. Penso che la cosa sia veloce, se non è questo venerdì, è la settimana prossima. Meglio due giorni in più e avere il testo già operativo nel decreto, che rincorrere con emendamenti e perdere mesi”. E sui criteri di distribuzione, Garavaglia ha aggiunto: “Faccio un esempio: sulle funivie ha poco senso parlare di fatturato, perché i costi fissi sono alti. Settore per settore bisogna fare la valutazione di cosa è più giusto”.

Infine, su Alitalia “serve una compagnia che funzioni, se poi è di bandiera è una carta vincente in più. La cosa più importante è garantire una promozione molto più unitaria del sistema turismo. Stiamo lavorando per superare una frammentazione che ha creato problemi, ma con le regioni abbiamo trovato un punto di caduta positivo. Hanno presentato un documento al ministero che mi sento di condividere”. “Alitalia va salvata? Bisogna capire quali siano le condizioni – ha concluso -. La mia opinione personale, da liberare, è che non mi faccio il problema della bandierina in fondo all’aereo. L’importante è che ci siano servizi, se poi c’è anche la bandierina son più contento”.

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