Garavaglia replica a Draghi: danni per turismo oltre 500 mln

Nè polemica, nè provocazione. Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia in una lunga intervista al quotidiano La Repubblica spiega il senso della richiesta, nata in seno all’ultimo consiglio dei ministri, di 500 milioni di euro per ristorare i danni causati dalla permanenza del green pass nel mese di aprile. E al presidente del Consiglio che si era detto incuriosito dalla quantificazione dei danni (vedi news), il ministro risponde: “500 milioni sono persino una stima sin troppo ottimistica”.

Scendendo nel dettaglio della quantificazione, il ministro spiega come il prolungamento del green pass nel mese di aprile porterà alla necessità di proroga e rifinanziamento di credito di imposta, cassa integrazione e fondi disponibili: perché non si può pensare di prorogare misure restrittive senza contestualmente prolungare strumenti che garantiscono la sopravvivenza di un comparto, quale quello turistico, colpito in maniera gravissima da due anni di pandemia e ora dai venti di guerra e della crisi energetica.

Il rischio concreto, poi, prosegue il Ministro, è perdere competitività e appeal a livello di sistema, agli occhi dei turisti stranieri che sceglieranno località dove si è tornati alla piena normalità prima di noi. “Dobbiamo fare come gli altri o ci perderemo i ponti di aprile e maggio”, esorta il ministro, che sottolinea i “numeri migliori degli altri” sulla pandemia. Se non copiamo Paesi come Spagna, Francia e Grecia, “è pacifico che persino gli italiani per i ponti di aprile preferiranno andare all’estero” dove “le restrizioni non ci sono più”, avverte Garavaglia.

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