Georges Adly Zaki esce di scena: lascio il ‘mio cigno’ nelle miglior mani

Un percorso imprenditoriale che lo ha visto in una posizione di primo piano sul mercato italiano per 28 anni e una scelta di vita che lo vede ora “passare la staffetta” al Gruppo Alpitour. Georges Adly Zaki esce di scena dal mercato turistico italiano dopo che, circa quarant’anni fa, decise di portare e rendere “popolare”, fruibile da tutti, l’Egitto, prima con alcuni piccoli operatori e poi fondando Swan Tour nel 1990.

La storia di Swan Tour nasce con Egitto ed ex Jugoslavia, per poi passare attraverso una buona parte del “mondo”, tra Caraibi, Oceano Indiano, Africa, Medio Oriente e destinazioni mare Europa.

“Per me l’imprenditore si faceva solo così – racconta Georges Adly Zaki – lavorando sodo e puntando alla serenità di tutti coloro che ogni mattina erano al mio fianco, i miei collaboratori, sempre pronti alla sfida. In un mestiere complesso, delicato e articolato come quello di creare vacanze. La porta del mio ufficio è sempre stata aperta a tutti, per consigli, idee, scambi di opinioni, e anche semplicemente per ascoltare, per esserci.

E come è ormai noto, quando il Gruppo Alpitour ha “guardato a noi” e ci ha proposto una partnership con l’opportunità di una cessione totale nell’arco di alcuni anni, ho accettato con orgoglio e lì ho capito che stavo guidando la mia “barca” nel porto più sicuro. Ora che desideravo chiudere la mia carriera professionale, che desideravo fare altro, dedicarmi molto semplicemente a me stesso e ai miei affetti, avevo trovato un approdo per il mio marchio e soprattutto per i miei dipendenti. Finalmente avrei potuto prendere questa decisione con assoluta serenità.

Ecco di cosa vado fiero. Da una parte di aver creato, davvero dal nulla, una società che in quasi trent’anni ha sviluppato fatturati di rilievo per il nostro settore (con picchi di oltre 100 milioni di euro di volume d’affari e oltre 65 dipendenti tra le sedi di Roma e Milano), e dall’altra di aver percorso questa strada circondato dalla stima e dall’affetto dei miei collaboratori.

Ho già avuto modo di farlo, ma non voglio perdere questa ulteriore occasione per ringraziarli tutti per la professionalità, la caparbietà e la dedizione che hanno sempre dimostrato per la nostra azienda.

E un grazie va anche ai colleghi tutti: i cosiddetti “competitors”, con i quali sempre ho avuto rapporti di stima rispetto e collaborazione, e in alcuni casi anche di amicizia, e soprattutto ai colleghi della distribuzione, a quegli agenti di viaggio che insieme a noi hanno, in questi 28 anni, vissuto grandi successi grandi soddisfazioni e momenti complicati e delicati, sempre dimostrandoci fiducia e stima.

Infine ringrazio l’intero management del Gruppo Alpitour, dal presidente Gabriele Burgio, al direttore generale Carlo Stradiotti, a Pier Ezhaya, direttore tour operating, per avermi dato questa opportunità, per come sono stati al mio fianco in questi due anni e per come, ne sono certo, sapranno “occuparsi” della “mia” squadra e del “mio” Cigno ora e in futuro.

Concludo, e permettetemi questo “lusso”, dicendo che sono estremamente orgoglioso di “uscire di scena” lasciando un’azienda sana, ben organizzata e che possa guardare ad futuro ricco di opportunità nuove prospettive e nuovi successi. Questo, da sempre, il modo in cui ho immaginato, per i miei dipendenti e collaboratori, il mio “fine carriera”.”

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