Governo cede sui taxi: potere licenze resterà ai Comuni

Nel decreto via libera anche all’Autorità dei Trasporti che partirà entro il 31 maggio

Alla fine il governo è stato costretto a cedere sulla norma Taxi contenuta nel decreto liberalizzazioni. L'esecutivo ha infatti dato l'ok all'emendamento redatto alcuni giorni fa, che riporta in capo ai sindaci la competenza sulle licenze. Le licenze dunque non le deciderà la nascente Authority, come prescriveva il decreto, bensì i sindaci, come avviene già oggi. L'Autorità avrà un potere di indirizzo, con la possibilità di ricorrere al Tar se i Comuni non si adeguano alle sue indicazioni "senza adeguata motivazione".
L'emendamento è stato presentato ma non è stato votato, ma l'annuncio ha suscitato l'ira delle associazioni dei consumatori che hanno accusato il governo di aver ceduto alla "lobby dei taxi". E anche il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, ha accusato l'esecutivo di essere "debole con i forti e forte con i deboli".  
Il decreto fissa anche la nascita dell'Autorità dei trasporti che dovrà partire entro il 31 maggio. In caso di inosservanza dei propri provvedimenti potrà erogare sanzioni amministrative i cui proventi finanzieranno progetti a vantaggio dei consumatori.

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