Il governo chiude a Ncc. Dopo settimane di chiacchiere e promesse di aperture, la maggioranza gialloverde ha deciso di portare in aula per la conversione il testo approvato alla fine dello scorso anno nel decreto semplificazione. In pratica il lavoro della Commissione non è servito a niente. Le auto a noleggio con conducente potranno operare in ambito provinciale, senza dover tornare sempre in rimessa, a patto di poter indicare – prima di uscire dal garage – “più prenotazioni oltre la prima”. In caso contrario non potranno circolare. A meno di colpi di scena dell’ultimo momento, quindi, il testo sarà convertito in legge entro il prossimo 12 febbraio, come scrive il sito businessinsider.com.
E anche ieri è andata in scena l’aspra protesta dei conducenti, riuniti sotto Palazzo Madama in un lungo pomeriggio non privo di tensioni con le forze di Polizia, che alla fine della giornata hanno registrato sei agenti feriti, due dei quali colpiti dallo scoppio di un grosso petardo.
“Stiamo organizzando alcuni pullman per un totale di circa 150 persone per andare a Bruxelles sotto la sede del Parlamento europeo per protestare contro il decreto che cancellerebbe di fatto il nostro lavoro”, annuncia stamattina Giulio Aloisi, responsabile del Lazio di Anitrav, in sciopero della fame da circa una settimana. “Non è possibile che la politica italiana voglia chiudere scientemente 80 mila imprese – aggiunge – che forniscono reddito a tantissime famiglie e Pil. Ieri siamo stati caricati dalla polizia e questo è inaccettabile. Cercheremo di andare a Bruxelles nell’arco di due settimane. Per oggi la protesta si ferma, attendiamo ciò che voterà il Senato”.