Guerra Federturismo-Verdi per accesso a spiagge

Pecci: Al mare in sicurezza. Balducci: nessuna rivendicazione è una legge

Arriva la stagione estiva e scoppia la “guerra” per l’accesso libero al mare attraverso gli stabilimenti balneari in concessione. Secondo il presidente di Federturismo, Costanzo Jannotti Pecci, “si generano posizioni e accentuazioni populistiche e demagogiche non condivisibili, perché si pretende di arrivare al mare attraverso gli stabilimenti in concessione attrezzati per fornire ai loro clienti servizi diversi, compresa la sicurezza, anche in presenza di spiagge libere confinanti”. Per Jannotti Pecci, quindi, “vanno da una parte supportate le richieste crescenti di accesso al mare, attraverso corridoi liberi tra gli stabilimenti in concessione, e dall’altra vanno sollecitate le Regioni e i Comuni a farsi carico di tale esigenza realizzando spiagge libere, fornite dei necessari servizi di pulizia e vigilanza a tutela della sicurezza e della salute dei bagnanti”. Per il presidente di Federturismo, “non si possono addossare ai concessionari oneri aggiuntivi alle prescrizioni già onerose contenute nel titolo concessorio che prevedono tutela della sicurezza, del salvamento al mare, della salute e della privacy e, in caso d’inadempimento, anche la revoca della concessione”. Per la deputata dei Verdi, Paola Balducci, “il libero accesso alle spiagge italiane, anche per la balneazione, è una legge, cioé un diritto acquisito, e non una rivendicazione, come sostiene Pecci”. “E’ singolare – continua l’esponente dei Verdi – che questa norma sia ignorata ed è insopportabile la diffusione di false informazioni che ledono il diritto dei cittadini di usufruire di un bene pubblico come è la spiaggia”.

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