Nessuno penserebbe di non visitare più Londra, Berlino, Bruxelles o Parigi dopo gli attentati terroristici che hanno colpito queste capitali europee. La Tunisia, invece, dopo l’attacco al museo del Bardo di Tunisi il 18 marzo 2015 e quello sulla spiaggia di Sousse il 26 giugno di quello stesso anno, ha dovuto fare i conti con un crollo vertiginoso del turismo.
Per questo motivo, è un segnale importante l’iniziativa nata per impulso dell’avvocatura italiana che porterà 2000 avvocati, ma anche magistrati, in Tunisia dal 18 al 21 maggio e vedrà la riapertura dell’hotel Imperial, il resort di Sousse chiuso dopo l’attacco in cui morirono 39 persone. Momenti di discussione saranno organizzati attorno ai temi del terrorismo, dell’immigrazione, della condizione delle donne. Sabato 20 come azione-simbolo, ci sarà un tuffo collettivo nel mare di Sousse.
All’iniziativa parteciperanno circa 400 avvocati italiani, 300 colleghi tunisini e professionisti provenienti da altri paesi. Il governo tunisino sta lavorando al massimo per la riuscita dell’evento e per la sicurezza, hanno garantito. La compagnia TunisAir organizzerà 4 voli dall’Italia.