Passaporto sanitario Ue: come funzionerà?

L’Europa raggiungerà la sospirata immunità di gregge contro il coronavirus il 14 luglio. La previsione è dell commissario europeo Thierry Breton che da buon francese  avrà pensato alla presa della Bastiglia per indicare una “data simbolica”. Intanto, in vista della stagione estiva e con l’obiettivo di aiutare la ripresa del turismo e gli spostamenti tra un Paese e l’altro, prendono ritmo i lavori per sviluppare il cosiddetto ‘passaporto sanitario’ armonizzato a livello europeo. Il lancio di questo strumento, voluto soprattutto da alcuni stati del Sud a maggiore vocazione turistica – Grecia e Spagna – ma accompagnato finora anche da non poche perplessità, è previsto per il 15 giugno, ha annunciato Breton mostrando un prototipo del documento.

Il certificato dovrebbe essere disponibile sia in formato cartaceo sia digitale in ogni Paese dell’Ue. Funzionerà così: dotato di un codice QR, conterrà l’indicazione sul tipo di vaccino ricevuto. Non sarà però un passaporto strettamente vaccinale: in alternativa, il documento segnalerà infatti se si ha già avuto la malattia e si hanno dunque gli anticorpi contro il Covid. Il documento potrà essere richiesto per prendere un aereo, per partecipare a eventi o per entrare in un luogo pubblico. Non sarà tuttavia obbligatorio, ha promesso Breton. In mancanza del certificato basterà presentare, ove richiesto, un test negativo al Covid, come peraltro già oggi succede per molti spostamenti all’interno dell’Unione europea.

Anche l’America di Joe Biden d’altra parte sta lavorando ad un progetto simile. Dopo lo Stato di New York, primo a lanciare un pass vaccinale, ora si sta studiando un documento valido a livello federale per cercare di tornare anche lì alla normalità per la loro data simbolo: il 4 luglio, che negli auspici del presidente quest’anno dovrà segnare l’indipendenza dal virus.

(foto Ansa)

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