Il Governo britannico continua la lotta al terrorismo

L’e-borders conterrà i dati di tutti i cittadini che hanno viaggiato all’estero

Il Governo Britannico ha introdotto l’uso di un data base dove per conservare i dettagli di tutti i cittadini che hanno viaggiato all’estero per la durata di 10 anni. Questa è l’ultima delle contromisure che il governo britannico sta utilizzando per la lotta al terrorismo, al crimine e all’immigrazione illegale, sollevando polemiche da parte dell’opposizione e dei gruppi per la difesa della privacy.
Il sistema “e-borders riguarda tutti i cittadini che transitano su voli aerei, traghetti e treni diretti all’estero (circa 250 milioni di viaggi all’anno) e contiene i dettagli relativi all’identità, all’ indirizzo, ai numeri di telefono, alle carte di credito e agli itinerari dei viaggiatori. "Con questo sistema elettronico e ad alta tecnologia potremmo controllare chi lascia ed entra in Gran Bretagna e individuare chi non rispetta le norme – ha spiegato Phil Woolas, sottosegretario per le frontiere e l’immigrazione –  e-borders ha già effettuato controlli su 75 milioni di passeggeri confrontando i dati con le liste della polizia e delle autorità di frontiera, portando già all’arresto di 2.700 persone per reati gravi come omicidio e stupro". Le proteste contro il data base si riallacciano alla pubblicazione di un rapporto redatto da una commissione della Camera dei Lord, che ha messo in guardia contro l’uso eccessivo dei sistemi di sorveglianza e l’invasione della privacy. Inoltre, nel rapporto è stata chiesta una regolamentazione più severa dell’utilizzo delle telecamere a circuito chiuso e dei database contenenti i dati del Dna e maggiore chiarezza nei confronti del pubblico riguardo a quali dati personali vengono raccolti e quale uso ne viene fatto.
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