Il governo valuta nuove misure ma le Regioni si oppongono a tamponi per i vaccinati

Il governo si appresta a varare un nuovo pacchetto di misure all’antivigilia di Natale per frenare l’avanzata della variante Omicron. “Nulla è ancora deciso” ribadisce il premier Mario Draghi, anche se le ipotesi sul tavolo sono diverse: dall’ulteriore riduzione della durata del green pass da 9 a 6 mesi al tampone anche per i vaccinati che vogliono andare in stadi, concerti o discoteche, fino all’obbligo di mascherina all’aperto. Fonti di governo escludono invece sia l’estensione dell’obbligo di vaccino per tutti sia l’utilizzo del super green pass su bus e metro.

“Non prevediamo di cambiare, il green pass è già una misura robusta” afferma il ministro Enrico Giovannini. fatto sta che prima di prendere qualisasi decisione, il governo attenderà l’esito della flash survey avviata dall’Istituto superiore di sanità per capire la reale diffusione della nuova variante e l’impatto sui casi giornalieri. I primi risultati saranno sul tavolo di palazzo Chigi tra mercoledì e giovedì e solo allora e sulla base di quei numeri si tireranno le somme. Qualche indicazione, però, Draghi l’ha già avuta: i casi di Omicron sono sottostimati causa un tracciamento e sequenziamento che da tempo è uno dei talloni d’Achille della lotta al Covid; il picco dei casi non sarà a Natale, come era stato previsto dagli esperti, ma potrebbe arrivare a gennaio inoltrato. Ci sono poi un paio di punti sui quali palazzo Chigi ha fatto capire che non tornerà indietro: al rientro a gennaio va garantita la scuola in presenza e non ci saranno lockdown né chiusure generalizzate, salvo dovessero esplodere le ospedalizzazioni, cosa al momento non prevista.

Con un quadro di questo tipo, gli interventi su cui si sta ragionando sono sostanzialmente tre: la riduzione del green pass a 6/7 mesi, sulla quale gli esperti concordano e sulla quale non sembrano esserci frizioni politiche nonostante la durata sia stata già ridotta meno di un mese fa; l’obbligo di mascherina all’aperto, una misura simbolica visto che molte Regioni e Comuni l’hanno già applicata con proprie ordinanze e visto che è già previsto in caso di assembramenti; il tampone obbligatorio per accedere a stadi, concerti e discoteche anche per i vaccinati, misura ritenuta fondamentale dagli esperti in vista delle feste di Capodanno.

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