Il luxury vale oro per il turismo mondiale, bene anche settore viaggi Lgbt

E’ il comparto del lusso il segmento che, ormai da diversi anni, cresce di più nel mercato mondiale del turismo, mentre c’è una nicchia, quella dei viaggi scelti dalle coppie Lgbt, che aumenta il suo valore di spesa alla media del 3% l’anno. Anche se l’Italia non ha ancora sviluppato una offerta dedicata. Questi i risultati emersi da due diverse ricerche, realizzate dal Master in Economia del Turismo dell’Università Bocconi di Milano e presentate a Milano nel corso della conferenza stampa di presentazione di Bit 2017, in programma a fieramilanocity dal 2 al 4 aprile.  

Dalla ricerca “Il Turismo di Lusso” si evince che il comparto del lusso produce alle imprese fatturati a livello globale per oltre 1.000 miliardi di euro l’anno. Di questi, 183 miliardi provengono dall’hotellerie (+4% di crescita solo nell’ultimo anno), 112 miliardi dal Food & Beverage (+4%) e 2 miliardi dal segmento crocieristico di lusso (+5%). Europa e Nord America rappresentano il 64% del bacino d’origine per i viaggi di lusso, ma nuove categorie con ampia capacità di spesa si accrescono in tutte le regioni del mondo (l’Asia Pacifico è quella che si prevede crescerà di più da oggi al 2025). Le principali attività praticate dai viaggiatori di lusso sono le cene gourmand, i tour di visita e l’apprendimento di nuove conoscenze. Seguono cultura, natura e intrattenimento.   

Dalla ricerca Il Turismo LGBT è emerso invece che il valore del comparto viene stimato a livello mondiale tra i 195 e i 211 miliardi di dollari l’anno. In particolare l’indagine sulle spese in viaggi di un campione di 130 mila persone LGBT residenti in 18 Paesi, rivela che la spesa aumenta rispetto ai 3 anni precedenti in quasi tutti i Paesi considerati e soprattutto in India (+5,7%), Colombia (+4,7%) e Turchia (+3,4%). Le spese in viaggi realizzate da residenti LGBT dei tre mercati principali (Stati Uniti, Brasile e Giappone) rappresentano oltre la metà (51%) della quota di mercato mondiale. In Europa la ricerca ha analizzato i portali web ufficiali di promozione turistica dei 28 Stati membri. Su 29 portali analizzati, 16 hanno una sezione dedicata ai viaggiatori LGBT.   

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