Il “super Green pass” fa passi da gigante: si allarga la platea di chi lo invoca e, probabilmente martedì, governatori ed esponenti dell’esecutivo cominceranno a delineare la forma del nuovo certificato verde. “Servono misure il prima possibile”, chiede il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. L’alternativa – dice quasi all’unisono con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – è la chiusura”, con la conseguente pesante ripercussione sul Natale. Non è un caso, infatti, che più di un italiano su dieci – secondo le stime di Coldiretti – abbia deciso di anticipare lo shopping per i regali da mettere sotto l’albero.
Il timing prevede, dopo la riunione Regioni-Governo e una serie di riunioni tecniche, la cabina di regia e il Cdm, forse giovedì. Secondo quanto si è appreso già in questa sede potrebbero essere decisi alcuni provvedimenti, come la riduzione della validità del green pass a 9 mesi e l’obbligo delle terze dosi per sanitari e personale delle Rsa – ma non è escluso che il governo decida di rimandare tutto alla settimana successiva, varando un unico pacchetto. Una cosa comunque è certa: la stretta nei confronti dei non vaccinati non si applicherà per gli uffici o i mezzi pubblici, come pure si era ipotizzato. L’intenzione è piuttosto quella di vietare ai no vax l’accesso ai servizi di socialità, come cinema, teatri o ristoranti, in caso di cambio di colore delle Regioni. Prospettiva che, al momento, non appare all’orizzonte, ma che comunque potrebbe verificarsi, e anche presto, se è vero – come dicono gli esperti – che la quarta ondata farà triplicare i casi dai 10 mila di oggi a 30 mila.