Il turismo open air guadagna turisti e incrementa fatturato

La stagione estiva 2015 ha segnato una ripresa generale della ricezione turistica all’aria aperta su tutto il territorio italiano, con un aumento del 2,5% delle presenze nei campeggi. A dirlo è Assitai Confindustria, l’associazione delle imprese turistiche all’aperto d’Italia.

Dopo anni di bilanci negativi, dunque, si è registrato un +2,4% di turisti italiani e un +3,1% di stranieri, con un conseguente aumento di fatturato pari al 2,7%. Sulle coste sono aumentate le presenze straniere raggiungendo un flusso quasi doppio rispetto a quello degli italiani (3,5% contro l’1,7%); anche in montagna, gli ospiti provenienti dall’estero sono stati in numero maggiore rispetto ai turisti italiani (2,5% contro il -6%). Incremento significativo negli agriturismi che ospitano turisti provvisti di camper, roulotte o tenda (+7%).

Gli allestimenti mobili in Italia sono 32.000, a fronte dei 300.000 in tutta Europa, con un fatturato pari a 300 milioni di euro, un decimo rispetto a quello europeo che, secondo Assitai, è generato per un quarto tramite i tour operator (614 milioni di euro) e per tre quarti direttamente dai campeggi (2 miliardi e 386 milioni di euro).

Secondo Francesca Tonini, direttore generale APC Associazione Produttori Caravan e Camper,  “ogni anno sono circa 3,9 milioni gli italiani e 2,8 milioni gli stranieri che percorrono le strade della Penisola a bordo dei camper, generando un fatturato annuo di 2,9 miliardi di euro per un totale di 52 milioni di notti”.

Alla tavola rotonda organizzata dal Pd, l’associazione APC ha inoltre segnalato le principali aree di intervento sulle quali ha richiesto l’intervento e il supporto del Governo: incentivi per migliorare la ricettività delle aree di sosta camper; supporto all’introduzione della cosiddetta “patente B+”, per consentire la guida di veicoli ricreazionali di peso superiore alle 3,5 tonnellate; l’estensione degli incentivi alla rottamazione previsti nella Legge di Stabilità 2016, soprattutto alla luce del fatto che il decreto attuativo ancora non è stato rilasciato dal MEF; l’estensione dell’iva agevolata per l’acquisto dei veicoli ricreazionali da parte di famiglie con disabili; incentivi a supporto dell’industria del caravanning, quali finanziamenti per l’R&D e le nuove tecnologie produttive.

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