Sale l’allerta per le infezioni da virus Dengue dopo l’esplosione di casi soprattutto in Sud America. Il Brasile valuta infatti l’introduzione di test rapidi per fare fronte all’emergenza e l’Italia ha deciso un rafforzamento dei controlli. Nel frattempo Perù, Argentina, Guatemala e Brasile hanno decretato lo stato d’allerta o di emergenza per epidemie di questa malattia tra febbraio e marzo 2024. Ma l’attenzione più alta andrà posta guardando al futuro, e ciò a causa dei cambiamenti climatici, sottolinea un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea). Gli studi mostrano infatti che in Europa meridionale le temperature sono già tali da permettere alle zanzare tigre di trasmettere malattie come la dengue e la chikungunya: negli ultimi 10 anni si è passati da soli 10 casi l’anno a centinaia, e ormai si contano anche casi autoctoni.
Per il ministero della Salute, nel 2023 in Italia ci sono stati 362 casi di Dengue di cui 84 autoctoni. Numeri che hanno spinto l’Italia a rafforzare ulteriormente i controlli. Il ministero della Salute ha così pubblicato una nuova circolare sulle misure di vigilanza sanitaria nei confronti del virus della Dengue, con dei chiarimenti alla precedente circolare del 14 febbraio rispetto, tra l’altro, alla vigilanza degli aeromobili, delle imbarcazioni e delle merci.