Emanuela Chirilli, ventottenne di Lecce, è morta asfissiata mentre dormiva nella camera di un B&B dove alloggiava a Napoli. A scatenare l’incendio probabilmente un corto circuito partito dalla sauna che si trovava nella stanza o da una multipresa.
La tragedia si è verificata al settimo piano di una struttura che si affaccia su Piazza Municipio di Napoli. Le indagini stanno cercando di fare luce, tra l’altro, sulle licenze e sul rispetto delle normative di sicurezza e antincendio. Gli accertamenti sono nelle mani della Polizia di Stato che al momento sta operando sotto il coordinamento della Procura con le indagini delegate al pm Diego Capece Minutolo.
L’assessore al Turismo del Comune di Napoli, Teresa Armato, che ha espresso il suo cordoglio per quanto accaduto, ha comunque riferito che gli uffici comunali “hanno immediatamente verificato la piena regolarità della casa vacanze”. Lo scorso agosto sono stati eseguiti dei controlli a tappeto in diverse zone di Napoli città finalizzati a contrastare le violazioni nel settore della ricezione turistica nel cuore del capoluogo partenopeo. La giovane è morta per asfissia a causa del fumo sprigionato dall’incendio.