I piloti ai comandi del Boeing 737 Max 8 della Lion Air precipitato lo scorso ottobre in Indonesia avrebbero avuto meno di 40 secondi per cercare di evitare il disastro: è quanto emerge da simulazioni di volo realizzate per far luce sulla dinamica dell’incidente costato la vita a tutte le 189 persone a bordo del controverso modello del colosso aerospaziale americano. I test, riporta oggi il New York Times nella sua edizione internazionale, hanno simulato una situazione di crisi identica a quella che secondo gli inquirenti hanno vissuto i loro colleghi della compagnia indonesiana. Risultato: in quella manciata di secondi i piloti della Lion Air avrebbero dovuto annullare il sistema automatico di prevenzione del blocco dei motori (denominato MCAS) del Boeing che era stato attivato a causa del malfunzionamento di un sensore. Ad aggravare la situazione c’è stato anche il fatto che i piloti non avevano ricevuto un addestramento adeguato sul funzionamento dell’MCAS.