“Assurdo voler rifare Italia.it, dopo aversi già bruciato 35 milioni di euro, ed è un controsenso voler affidare il compito all’Enit, l’ente nazionale del turismo presieduto dall’ottimo Umberto Paolucci, il presidente di Microsoft Emea". La pensa così Paolo Ainio, uno dei più noti imprenditori di Internet in Italia e fondatore di Virgilio, primo portale Internet italiano ceduto nel 2002 a Telecom Italia, in un’intervista pubblicata sul numero di febbraio del mensile Prima Comunicazione. "In Francia o in Gran Bretagna – continua Ainio – un portale del turismo neppure esiste. In Italia ci sono imprese che fanno un ottimo lavoro in questo campo, hanno realizzato siti come Paesi on line, Comuni-Italiani.it, Agriturismo.it. Basterebbe dar loro un po’ di contributi: con un decimo dei soldi sprecati su Italia.it costruirebbero dieci volte di più, mettendo assieme le risorse che ci sono sulla Rete".