“Nel 2018 si sono registrati oltre 1,4 miliardi di arrivi internazionali, un livello record, ma il turismo continua a crescere. Il nostro ultimo barometro del turismo mondiale ha registrato una crescita globale del 4% nel primo trimestre del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018. L’Europa, che è la regione turistica più grande del mondo, ha registrato una crescita solida del 4%, guidata dalla popolarità duratura delle destinazioni del Mediterraneo , mentre i turisti sono aumentati dell’8% in Medio Oriente e del 6% nella regione Asia e Pacifico. In modo incoraggiante i Caraibi – a meno di due anni dai devastanti uragani Irma e Maria – hanno registrato un aumento del 17% degli arrivi internazionali nel primo trimestre del 2019. Allo stesso modo il Nord Africa ha registrato una crescita dell’11% nello stesso periodo, dimostrando la sua capacità di recupero”. I dati sono stati sciorinati da Zurab Pololikashvili, segretario generale dell’Unwto, intervistato dall’Ansa durante la sua visita a Roma e in Vaticano dove ha incontrato anche papa Francesco (nella foto).
Pololikashvili si è quindi soffermato sull’Italia. “Da lungo tempo è un forte alleato della nostra organizzazione. È un membro chiave anche di uno dei nostri più importanti organi di governo, il Consiglio esecutivo, ed è in procinto di presentare la sua candidatura per la presidenza. Inoltre il vostro Paese ospiterà anche alcuni importanti eventi imminenti, tra cui la sesta Conferenza mondiale Unwto sul turismo del vino. Ho quindi accolto con favore l’opportunità di incontrare di persona il ministro Gian Marco Centinaio. Sono stato particolarmente felice – spiega – di sapere del continuo impegno dell’Italia verso l’innovazione come mezzo per rendere il settore turistico più sostenibile. Ho anche apprezzato molto l’entusiasmo del ministro per il turismo gastronomico e il suo potenziale per salvaguardare il patrimonio e creare posti di lavoro, anche per i giovani e le comunità rurali”.
Sui problemi cronici del turismo italiano, dall’abusivismo alla burocrazia passando per l’eccessivo peso fiscale, infine Pololikashvili ha spiegato: “E’ imperativo che vi sia collaborazione a tutti i livelli statali, da quella nazionale a quella regionale, a tal fine e, allo stesso tempo, alla cooperazione tra attori del settore pubblico e privato. Nei luoghi in cui ciò accade, il turismo serve per unire e avvantaggiare le comunità piuttosto che dividerle e danneggiarle”.