L’Italia celebra la Giornata Mondiale degli Oceani, istituita dall’Onu nel 2008, aderendo a una campagna lanciata dal governo britannico, per rendere area marina protetta il 30% dei mari entro il 2030. Un obiettivo ancora lontano: il WWF rivela oggi che nel Mediterraneo solo l’1,2% del mare è protetto. Eppure il Mare Nostrum potrebbe generare un valore aggiunto di 400 miliardi all’anno. Alla campagna del governo di Londra #30by30 hanno già aderito Belgio, Belize, Costa Rica, Finlandia, Gabon, Kenya, Palau, Portogallo, Seychelles, Vanuatu, Nigeria e Svezia.
“Se ci prendiamo cura del mare, il mare si prenderà cura di noi – ha detto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa(M5S) -. Proteggere la salute dei mari porta benefici alla pesca e al turismo, alla biodiversità e al clima”. Nel Dl Rilancio, aggiunge il ministro, 40 milioni sono stati destinati alle Zea (Zone economiche ambientali, che comprendono anche le Zea marine).
E in occasione della Giornata degli Oceani arrivano anche buone notizie. Per l’Unione europea, l’88,4% delle acque balneabili in Italia è di qualità eccellente, sopra la media Ue dell’84,8%.