È finita in tragedia la vacanza a Marsa Alam, sul Mar Rosso, di Gianluca Di Gioia, 48enne romano residente in Francia, e Peppino Fappani, 69enne della provincia di Cremona. I due italiani, infatti, sono stati attaccati da uno squalo la mattina di domenica “in acque profonde al di fuori della zona di balneazione”, ha riferito il ministero dell’Ambiente egiziano. A pagarne il prezzo più alto Di Gioia che ha perso la vita mentre l’amico è rimasto ferito nel tentativo di salvarlo.
Dopo l’attacco, il corpo di Gianluca Di Gioia è stato trasportato all’ospedale di Port Ghalib insieme a Fappani. L’Ambasciata d’Italia al Cairo ha fatto sapere che sta prestando assistenza consolare sia alla famiglia del 48enne deceduto sia al connazionale ferito.
Di Gioia, classe 1976, si era laureato nel 1995 in Economia e Commercio alla Sapienza di Roma, aveva lavorato presso il centro di ricerca dell’European Commission ed era impegnato dal 2012 all’European External Action Service – Eeas, ovvero il servizio diplomatico dell’Unione europea. Sui suoi profili social, tante le foto di lui in giro per il mondo, spesso in luoghi di mare, alternate alle immagini con la moglie di origine francese con cui era sposato dal 2013. Fappani, odontotecnico di Soncino, in provincia di Cremona, era amico da diverso tempo di Di Gioia. E secondo le prime informazioni, è rimasto ferito dopo essere intervenuto proprio per aiutare l’amico.
Gli attacchi di squali sono eventi abbastanza rari lungo le coste egiziane del Mar Rosso: tra gli ultimi episodi, la morte a Hurghada di un russo nel giugno dell’anno scorso e di due turiste nel 2022, un’austriaca e una britannica. Sempre nel Mar Rosso, un giovane ucraino aveva perso un braccio nel 2020 e la stessa sorte era toccata a una donna egiziana nel settembre dell’anno scorso a Dahab, sulla costa del Sinai. Casi isolati che non hanno frenato il flusso di viaggiatori verso queste coste, tra le mete più gettonate del turismo di Capodanno grazie alla sua barriera corallina popolata di pesci tropicali che lo rendono simile a un acquario godibile anche solo con maschera e boccaglio. Negli ultimi giorni, scrivono i media egiziani, gli aeroporti di Hurghada e Marsa Alam hanno registrato l’arrivo di circa 150.000 turisti di varie nazionalità: Germania e Russia sono in cima alla lista, seguite da Regno Unito e dall’Italia, al quarto posto, con tassi di occupazione alberghiera che si attestano tra il 90% e il 100%. Numeri che fanno bene all’economia locale, ma che potrebbero aver influenzato negativamente l’ambiente marino: secondo alcuni esperti, un’edilizia mal regolamentata, la pesca eccessiva e pratiche turistiche irresponsabili contribuiscono infatti a modificare l’ecosistema e il comportamento degli squali.