La pandemia rallenta, via le mascherine all’aperto

Via le mascherine all’aperto dall’11 febbraio indipendentemente dal colore delle regioni. E in arrivo c’è un provvedimento del ministero della Salute, dice il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Si intravede anche la riapertura delle discoteche così come un cambio anche nella capienza degli stadi. Un annuncio che procede con l’andamento dell’epidemia. Il Covid sembra infatti allentare la sua morsa. Accanto a questo, una iniezione di fiducia viene anche dalle vaccinazioni. Per fine marzo, con il completamento delle terze dosi, circa 12-13 milioni che ancora mancano, ci saranno anche le condizioni per non prorogare lo stato di emergenza.

“Siamo ancora in fase di lotta ma i segnali sono incoraggianti”, dice il ministro della Salute Roberto Speranza. In generale, aggiunge il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, si va “avanti gradualmente verso la normalità” con una “progressiva rimozione delle misure di contenimento” e si potranno “riaprire attività che sono state particolarmente penalizzate, come le discoteche” e anche il Green pass “sarà rimodulato”.

La situazione più pericolosa, dice il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’ Istituto Galeazzi, resta sempre quella di stare al chiuso senza mascherina. E non è ancora il momento di abbassare la guardia anche per il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta mentre per il prossimo inverno ci sarà circolazione di Omicron ma con un numero minore di casi, “più o meno com’è per l’influenza”, dice Sergio Abrignani, immunologo dell’Università Statale di Milano e membro del Cts sottolineando che la stima delle persone che hanno incontrato il virus è intorno ai 15 milioni. E sulla quarta dose dagli Usa arriva la notizia che si stia valutando dopo 3 mesi ai fragili.

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