L’Europa del Sud in campo per l’ecoturismo

Il 18 febbraio a Bruxelles assemblea plenaria di Arlem

Turismo sostenibile e formazione professionale: è su questo binomio che regioni e città che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, in particolare quelle della sponda Sud, puntano per vincere le sfide di uno sviluppo in grado di valorizzare le risorse locali nel rispetto dell'ambiente. E proprio il turismo e la formazione sono due priorità chiave per l'Assemblea regionale e locale euro-mediterranea (Arlem) che discuterà di questi temi durante la prossima plenaria il 18 febbraio a Bruxelles, nella sede del Comitato delle Regioni Ue.
Le autorità locali e regionali giocano un ruolo cruciale nel settore turistico, che vede il Mediterraneo come meta numero uno al mondo e un'industria che conta in media su circa l'11% del Pil dell'area. Il problema comune è l'impatto del turismo sulle risorse naturali, in progressivo degrado. La sfida per tutti è quella di gestire in maniera sostenibile consumo di oro blu, rifiuti, energia, degrado delle coste, sviluppo urbano, perdita della biodiversità, trasporti. Basti pensare che attualmente un turista in media consuma il triplo o il quadruplo dell'acqua impiegata da un residente. L'altra emergenza comune nell'area del Mediterraneo è quella della disoccupazione, specie tra i giovani.

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