Con l’obiettivo di attrarre più clienti internazionali e di consolidare il brand fuori dalla Francia, nei principali mercati europei, Logis Hotel lancia un nuovo modello di business che guarda in particolare all’Italia dove la catena di alberghi indipendenti conta di raggiungere quota 100 affiliati entro il 2020.
Travelnostop.com ha intervistato Karim Soleilhavoup, direttore generale di Logis Hotels.
In cosa consiste il modello di business di Logis e quali vantaggi propone ai suoi affiliati?
Il nuovo modello economico di Logis consiste in una licenza di marchio, e nella diminuzione del costo delle quote associative con l’aumento del numero di hotel associati. Al raggiungimento delle 120 strutture associate in un Paese, fino all’85% degli introiti provenienti da queste quote verrà reinvestito in marketing locale, si tratta quindi di un modello virtuoso.
La filosofia di Logis mette al centro gli albergatori indipendenti, che arricchiscono la propria ospitalità con il fattore umano. Tra i principali vantaggi per gli albergatori affiliati spiccano poi: il nome di una catena molto conosciuta, forte di 70 anni di esperienza nel settore alberghiero e della ristorazione. Si tratta di un modello dedicato e progettato per gli albergatori indipendenti; visibilità a livello europeo, con una guida a tiratura 400 mila copie e il sito internet logishotels.com, che attira quasi 4 milioni di utenti unici all’anno, per un’immagine forte e internazionale; clientela internazionale considerato che il 55% è composto da clienti francesi e il 45% da clienti internazionali, provenienti da UK, Belgio etc.
Inoltre, anche il processo di affiliazione sarà semplice e sempre più veloce, e potrà essere svolto online, dal sito, alla sezione rejoignezlogis.com. Questa scelta consentirà agli albergatori di essere indipendenti, ma con alle spalle la forza di una catena internazionale.
Quanti sono gli hotel affiliati in Italia? Si tratta di un momento favorevole per un’espansione?
Al momento, in Italia sono presenti 18 strutture Logis, prevalentemente in Toscana e Valle d’Aosta. Puntiamo a sostenere l’espansione in Europa, e dunque in Italia, perché in questo momento la nostra licenza di marchio è pronta, e vogliamo comunicarlo agli albergatori italiani indipendenti per far comprendere loro i vantaggi che potrebbe riservare l’ingresso nel nostro network, che tutelerebbe però anche la loro indipendenza. Inoltre, Logis si propone di seguire la tendenza del mercato, che ricerca esperienze uniche, ma con la sicurezza di un brand internazionale.
Quali sono gli obiettivi di Logis per il Sud Italia, e in particolare per la Sicilia?
Per il momento, ci concentreremo maggiormente su altre regioni, tra cui Toscana, Liguria, Piemonte e Veneto, ma puntiamo a raggiungere la quota 100 strutture entro il 2020, e non escludiamo di avvicinarci ad altre piccole catene già presenti in Italia in futuro. In questa prima fase ci rivolgeremo a turisti leisure che si spostano in macchina, ma quando il brand avrà maggiore visibilità, si potrà puntare ad altre regioni e ad altri segmenti di clientela, tra cui quella locale.
Come fa Logis ad accertarsi che le sue strutture soddisfino effettivamente gli standard di qualità richiesti?
Logis si basa molto sulle opinioni reali dei clienti, infatti uno dei requisiti essenziali per accedere al nostro network è una valutazione superiore o uguale a 8/10 sulle principali piattaforme web, un aspetto essenziale per una catena di 2.200 strutture.
Inoltre, le strutture Logis in Europa condividono alcuni valori irrinunciabili: essere indipendenti, valorizzare al massimo il fattore umano ed essere generosi, proponendo quindi al cliente una ristorazione e un pernottamento di ottima qualità, senza dimenticare poi l’autenticità e i prodotti freschi e di stagione custoditi dal territorio.
In più, grazie al nuovo modello economico, gli hotel di qualità che aderiscono a Logis potranno avere maggiori scambi e maggiori occasioni di confronto, e potranno promuovere i valori del brand e sostenere l’ingresso di altre strutture nel network.