E ora Londra teme impatto turismo sul medio termine

Sul turismo delle prossime settimane l’impatto degli attentati terroristici di Londra dovrebbe essere quasi inesistente. Il timore piuttosto sono le cancellazioni sul medio periodo. La pensa così Caroline Bremner, responsabile della sezione Travel di Euromonitor. “E’ improbabile che chi ha già prenotato le vacanze le annulli – spiega – anche perché ora ci troviamo nel periodo appena precedente il picco dell’alta stagione per i viaggi verso il Regno Unito. E i visitatori tendono a prenotare in anticipo perché questa destinazione è percepita come costosa. A meno che non vi siano raccomandazioni specifiche da parte dei vari governi, i viaggi verso il Regno Unito continueranno senza cancellazioni. Tuttavia è probabile che la percezione come destinazione sicura sarà influenzata negativamente nel breve periodo e i turisti che intendano viaggiare più tardi nell’anno o nel 2018 possano modificare i loro piani, rimandare i viaggi o scegliere una destinazione alternativa. Dopo gli attentati del luglio 2005 a Londra (con 52 morti), il turismo in entrata nel Regno Unito ha continuato a crescere fortemente (+9%) rispetto al 2004/2005, nonostante gli attacchi terroristici”.

Dopo la Brexit Il Regno Unito sta vivendo un boom del turismo a causa del deprezzamento della sterlina che ha perso il 15% del suo valore dal momento della votazione per lasciare l’Ue. Secondo il modello di previsione di Euromonitor International, per uno “scenario multiplo negativo”, il Regno Unito potrebbe vedere un calo di 378.000 arrivi turistici nel corso del 2017-2020. L’impatto maggiore del declino sarebbe previsto nel 2017, con un calo di 285.000 arrivi per arrivare a toccare un totale di 36,6 milioni in tutto l’anno.

 

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