E' in arrivo una tassa sul lusso che colpirà le auto più potenti, le banche e gli aerei. Secondo quanto prevede la nuova manovra da 30 miliardi di euro varata dal nuovo governo Monti, il prelievo sarà differenziato: sulle auto si pagherà un bollo più alto a partire da 170 chilowatt (20 euro a chilowatt oltre i 170); per i natanti si applicherà sul posto barca, anche per lo stazionamento di un giorno; per gli aerei varierà in base al peso.
In particolare, si legge nella bozza della manovra, dal 1 maggio 2012 "le navi ed imbarcazioni da diporto nazionali ed estere, che stazionino in porti marittimi nazionali, navighino o siano ancorate in acque pubbliche anche se in concessione a privati, sono soggette al pagamento della tassa per ogni giorno o frazione di esso": 7 euro giornalieri per le imbarcazioni da diporto di lunghezza da 10,01 metri a 12 metri; 12 euro per quelle di lunghezza da 12,01 metri a 14 metri; 40 euro per le imbarcazioni da 14,01 a 17 metri; 75 euro per quelle da 17,01 a 24 metri; infine 150 euro al giorno per le navi da diporto di lunghezza da 24,01 metri.
Secondo i dati del Rapporto sul Turismo Nautico relativo al 2010, sono 153.161 i posti barca lungo gli oltre 7.500 chilometri della costa italiana. La regione con il maggior numero è la Liguria, ben 21.850, seguita dalla Sardegna (19.415) e dalla Toscana (17.187).
Inoltre, il numero di infrastrutture portuali è cresciuto negli ultimi anni: ben 532 nel 2010 rispetto alle 502 del 2007, 32 in più in tre anni. La Sicilia è la regione in cui ne è stato realizzato il maggior numero, sette, seguita da Liguria, Sardegna e Veneto, con quattro nuove strutture a testa. Secondo Assomarinas, l'Associazione italiana dei porti turistici, ogni posto barca genera un posto di lavoro fisso.
La manovra prevede anche la nascita di una Autorità per i trasporti.