Manovra: iva al 21%, un colpo anche per il turismo

Ne risentiranno soprattutto stabilimenti balneari e pacchetti vacanze

Anche il turismo viene toccato dall'aumento di un punto dell'aliquota ordinaria Iva del 20% previsto  nel nuovo pacchetto di misure che saranno presentate in Senato come maxi-emendamento sul quale il governo porrà la fiducia.
Per il settore, infatti, è previsto un aumento per stabilimenti balneari e pacchetti vacanza. Facile immaginare – sottolineano le associazioni dei commercianti – le conseguenze negative sui consumi per le famiglie italiane già alle prese con la difficile congiuntura economica. L'eventuale incremento dell'aliquota ordinaria iva fa salire tra l'altro l'Italia in testa alla classifica dei vari regimi di aliquote ordinarie praticati dai maggiori Paesi europei. In Germania è infatti al 19,6%, in Francia al 19,6%, in Spagna al 18%, e in Gran Bretagna si attesta al 20%.
Secondo il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, "il ventilato aumento dell'iva al 21% non farebbe altro che allontanare la crescita, deprimendo ancora di più i consumi. Fra l'altro si dimentica che fra le prime vittime della misura ci sarà il turismo che invece deve confrontarsi con concorrenti internazionali diretti che godono di un'iva mediamente più bassa. Piuttosto serve un ripensamento – conclude Venturi – che deve fare chiarezza su un nodo che invece si continua ad evitare: quello del taglio delle spese, degli sprechi, della miriade di realtà istituzionali".

editore:

This website uses cookies.