Presunte tangenti per complessivi 100 mila euro per chiudere l’accordo del 2011 tra sindacati e l’allora Meridiana Fly, oggi Air Italy. Un’intesa che portò alla riduzione dello stipendio del personale della compagnia aerea di circa l’8%. Secondo quanto scrive L’Unione Sarda sarebbe questa l’ipotesi investigativa sulla quale la Procura di Tempio, in Gallura, ha chiuso un’indagine per corruzione.
Sempre secondo il quotidiano sotto inchiesta sono finiti in cinque per i quali si profila la richiesta di rinvio a giudizio: l’ex segretario della Uil Trasporti, Marco Veneziani, gli ex amministratori delegati del vettore, Giuseppe Gentile e Roberto Scaramella, e Marco Veneziani (omonimo nipote dell’ex segretario) e Alessandro Cattaneo, rappresentanti legali di una società di consulenza (la Alem), chiamata a svolgere un sondaggio tra i passeggeri.
La Procura gallurese ipotizza, infatti, che questa consulenza non sarebbe stata portata a termine, mentre il denaro, due tranche da 50 mila euro tra la fine del 2011 e metà 2012, sarebbe stato versato alla società. Fondi che, scrive ancora L’Unione, sarebbero stati destinati al sindacalista della Uil. Dal canto loro i Veneziani senior, Gentile e Scaramella respingono le accuse.